Il metodo Suzuki

A chi è rivolto

Di solito, quando un genitore decide di introdurre il proprio figlio allo studio di uno strumento musicale lo fa troppo tardi. Molti genitori non sanno che le abilità musicali si sviluppano prestissimo o che già il semplice ascolto programmato può sviluppare il senso del ritmo e stimolare il canto già all’età di due – tre anni.

Negli ultimi anni si assiste ad un crescente interesse scientifico sullo sviluppo neuronale infantile. Medici pediatri, scienziati, studiosi e musicisti concordano sempre più sulla precocità del cervello umano. Più stimoli un bambino riceve più avrà possibilità di sviluppare le sue abilità.

Così come un bambino apprende senza alcuna difficoltà la propria lingua madre, se ben seguito, da piccolissimo potrà apprendere con facilità uno strumento musicale.

Il genitore che decide di iscrivere il figlio ai Corsi Suzuki deve essere consapevole di scegliere di “educare il proprio figlio attraverso la musica”. La Musica è intorno a noi sempre, essa è in grado di formare il carattere, coltivare il buon gusto e la sensibilità, sviluppare capacità di concentrazione, apprendimento, memoria, autocontrollo, autostima.

Organizzazione dei Corsi Suzuki

Il genitore che decide di affrontare il percorso Suzuki dovrà organizzarsi per dedicare attenzione al proprio figlio, non solo nell’accompagnarlo alle lezioni, ma nel partecipare ad esse e “studiare” con lui a casa.

Il Metodo Suzuki è strutturato in due fasi: Ritmica Strumentale e Strumento.Lo studio dello strumento con il Metodo Suzuki confluisce, laddove ci sia una preparazione adeguata, nel metodo cosiddetto “tradizionale”, seguendo i Programmi Ministeriali dei Conservatori. A questi si aggiunge la musica d’insieme.

Segui i link per saperne di più.